“All’Università ho studiato archeologia per seguire la mia passione ma poi, una volta laureato, mi sono scontrato con le difficoltà nel trovare lavoro, quindi mi sono rimesso in gioco. Per qualche anno ho fatto tutt’altro, ma sentivo la necessità di dover cambiare, ero in un momento della vita in cui non era contento di quello che facevo e non vedevo prospettive.
Così tre anni fa è iniziata la mia avventura in SMI. Oggi sono uno dei Team Leader del Service Desk per un ente della Pubblica Amministrazione e faccio da raccordo tra gli operatori e i nostri Supervisor; a loro devo molto della mia crescita perché sono sempre stati presenti e disponibili per aiutare me e i miei colleghi. In SMI mi trovo benissimo, si è stabilito da subito un bel legame con i colleghi e non potevo trovare di meglio.
Voglio dare sempre il massimo in quello che faccio e cercare di non deludere mai chi ho davanti, sia dentro che fuori dal lavoro. Sono convinto che con impegno, volontà e il giusto spirito si possa fare praticamente qualsiasi cosa, infatti, difficilmente mi lascio scoraggiare o impaurire dalle novità.
Quest’estate, ad esempio, ho provato per la prima volta parapendio, un regalo dei colleghi per i miei 30 anni. È stata un’esperienza bellissima e sicuramente ne farò altre simili.
Lo sport mi è sempre piaciuto anche se non a livello agonistico: la competizione è un elemento positivo ma io vivo lo sport più come un continuo “mettermi alla prova”, fissando dei traguardi per poi raggiungerli e superarli.
Questa impostazione l’ho sempre avuta, nello studio come nella vita di tutti i giorni. Mi piace darmi degli obiettivi e pianificare il percorso per raggiungerli.
Sarà anche per quello che adoro i Lego, una metafora perfetta del mio modo di essere!
Aprire la scatola, assemblare mattoncino dopo mattoncino e vedere pian piano il risultato che prende forma è la trasposizione “giocosa” del mio essere metodico, preciso ma anche determinato verso il risultato; senza tralasciare comunque un aspetto creativo che non deve mai mancare.
Un’altra mia passione sono i viaggi: quest’estate sono stato a Cuba con il mio migliore amico ma il mio “viaggio nel cassetto” è l’Islanda. Mi piacciono i posti freddi e sono già stato a Stoccolma, Copenaghen, Göteborg, … Ma per l’Islanda ho una specie di “richiamo”, forse per l’aspetto naturalistico; infatti, non vorrei andarci con un viaggio organizzato ma on the road con gli amici per andare a vedere l’aurora boreale.
Il futuro? Continuo a fare come ho sempre fatto: mi impegno al massimo in tutto quello che faccio, poi quello che deve arrivare, arriverà.”
Claudio Titocci