Hai presente i computer superpiatti, dal peso di pochi grammi e che si infilano nella tasca di uno zaino?
Ecco, i primi computer non erano affatto così.
Il primissimo nasce in piena Seconda Guerra Mondiale, grazie a un ingegnere tedesco con l’hobby della pittura: Konrad Zuse.
Niente garage alla Steve Jobs o alla Bill Gates: il primo laboratorio di informatica prende forma nel soggiorno della casa dei genitori di Zuse, che ne finanziarono il progetto.
La prima macchina, lo Z1, pesava una tonnellata per 4 metri quadrati: un enorme calcolatore meccanico, il primo a usare un sistema binario.
Dallo Z1 – che non fu mai in grado di funzionare realmente – Zuse non molla e arriva allo Z2: una macchina elettromeccanica capace di eseguire correttamente i calcoli.
Ma la svolta si ha con lo Z3, il primo computer automatico e programmabile, più veloce e in grado di eseguire calcoli più complicati, che venne presentato a Berlino nel 1941.
Ma c’è la guerra e l’invenzione di Zuse passa pressoché inosservata. Anzi, peggio: venne addirittura distrutta in un bombardamento.
Salvo riapparire negli anni Sessanta, quando Zuse volle ricostruire lo Z3 per rivendicare la paternità del primo computer programmabile.
#throwbackthursday