Sono arrivata in SMI ed esattamente 4 giorni dopo eravamo già in smart working. Ebbene sì, perché la mia esperienza qui è cominciata proprio due anni fa, poco prima dell’inizio della pandemia di Covid-19.
Poteva essere un momento critico: dovevo confrontarmi con un ambiente nuovo e nuovi colleghi e invece l’azienda è stata in grado di trovare subito un equilibrio. In generale, come organizzazione del lavoro, ma anche per la mia condizione di mamma. D’altronde, occupandoci di soluzioni informatiche, sapere come reagire velocemente a situazioni difficili è il nostro pane quotidiano.
In SMI sono Account Manager. È la mia prima posizione puramente commerciale, prima di questo lavoro mi occupavo di assicurazioni. Il debutto in questo settore è coinciso con un altro grande cambiamento nella mia vita: il trasferimento della mia famiglia a Roma.
Sette anni fa mio marito ha avuto un’opportunità lavorativa nella Capitale e abbiamo deciso di coglierla e partire. Una volta arrivata qui mi si è aperto un altro mondo, mi sono ritrovata un po' disorientata e, anche con il suo incoraggiamento, ho deciso di rimettermi a studiare. Da tempo volevo completare gli studi, rimettermi in gioco, così mi sono iscritta ad un corso di laurea in Comunicazione e Marketing.
Ho scelto questo indirizzo perché la comunicazione è il punto di incontro tra ciò che è stata la mia professione per tanti anni, il front office, e la mia passione. Mi piacciono molto la linguistica, la semiotica, la letteratura. Ho una natura molto umanistica e infatti sto cercando di specializzarmi nuovamente in Filologia moderna. È una caratteristica che in molti non si aspettano da un Account Manager, e invece…
Se ci si pensa bene, in realtà, anche nel settore commerciale c’è tantissima comunicazione. Gli aspetti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo sono gli stimoli continui, il fatto che il raggiungimento di un obiettivo sia il punto di partenza per il prossimo traguardo.
In un solo anno in SMI, soprattutto grazie al supporto dei miei responsabili, sono cresciuta tantissimo e il mio ruolo si è piano piano trasformato. D’altronde se c’è una cosa che SMI sa fare è ascoltare le attitudini dei propri dipendenti e dare loro spazio. Così, già pochi mesi dopo la mia assunzione, sono stata inserita nell'Ufficio Gare con un’attività che gestisco in piena autonomia e che riguarda il mercato elettronico degli appalti con la pubblica amministrazione.
La cosa che più mi piace del mio ruolo è che è un mix di competitività, lavoro di squadra e organizzazione certosina. Il mio ufficio ha grandi responsabilità, ma per fortuna io ed Elisa, la collega con cui mi confronto, ci completiamo. Lei si occupa della parte amministrativa, io di quella economica, la parte di contatto e di offerta.
Ritrovo molto di me nella dinamicità dell’Ufficio Gare. Io adoro viaggiare, fare le valigie, anche per una semplice gita fuori porta. Mi piace visitare posti che non ho mai visitato, sono molto curiosa e una grande esploratrice. Questa mia passione mi ha aiutato ad allargare i miei orizzonti, soprattutto perché ho iniziato a notare i piccoli dettagli, la bellezza delle cose.
Anche nel mio lavoro mi concentro sulle piccole cose, devo fermarmi ad ascoltare e riflettere, proprio come durante una delle mie avventure. La mia prossima meta in SMI? Lavorare a supporto di altri settori aziendali con nuovi e vecchi compagni di viaggio. Al momento non posso svelare altro, ma sarà una avventura, come quelle che piacciono a me.
PAOLA BONAFFINO