"Se mi chiedi come sono arrivato fino a qui, la risposta è che non ho mai smesso di essere curioso.
Dopo un percorso di studi in Ragioneria ho voluto affrontarne uno in Sociologia, spinto dal fascino verso le persone, i loro comportamenti e le relazioni che costruiscono. In parallelo ho iniziato anche un tirocinio presso uno studio di commercialisti per ottenere l’abilitazione professionale. Sono sempre stato attratto da mondi diversi e mi piaceva l’idea di tenerli tutti insieme.
Poi è arrivata l’informatica, quando in pochi ci credevano. Era il 1984 e la Regione Lazio bandì un corso professionale per “operatore su elaboratore elettronico”, una definizione che oggi fa sorridere. Per molti era qualcosa di lontano o passeggero, invece sentivo che sarebbe stato uno spartiacque.
Così ho capito che il mio percorso sarebbe stato proprio lì, dove numeri, persone e tecnologia si incontrano.
Così nel 1987 inizia il mio viaggio nel mondo IT, in diverse società di rilievo fino alla mia ultima esperienza di circa 15 anni in una delle principali realtà italiane, dove ho ricoperto diversi ruoli di responsabilità da cui ho ricevuto molto: competenze, visione ma soprattutto legami umani. Dal 2004 ho intrapreso il percorso nell’ambito del Service Management, scoprendo quanto il valore di un servizio nasca spesso da ciò che non si vede, da quello che è nascosto nelle pieghe oltre i soli numeri: processi, metodo, capacità di far lavorare insieme persone e funzioni diverse.
La mia curiosità mi ha portato a ricercare una nuova sfida e così nel 2024 arrivo in SMI Group, nel momento in cui si stava formando l’area CSMO – Contract Service Management Office, dove da gennaio di quest’anno ricopro il ruolo di Head of Service Management: supporto i BU Manager sull’andamento economico delle commesse, coordino funzionalmente i Project e Service Manager e sono responsabile del TCO, il Team Controllo Operativo. Il TCO è un presidio prezioso che segue l’intero ciclo amministrativo delle commesse con una cura che definirei quasi artigianale: precisione, dedizione sono qualità che le colleghe del team mettono ogni giorno in tutto ciò che fanno.
Alla fine, ho trovato quel connubio che cercavo tra numeri, relazioni sociali e nuove tecnologie e ancora oggi, dopo 40 anni di esperienza lavorativa, li lavoro insieme come per impastare qualcosa.
In SMI ho trovato un contesto in movimento, vivo, pieno di possibilità e ho voluto condividere con gli altri quello che ho imparato negli anni, mettendo al centro l’ascolto e la cura delle relazioni. In questi mesi è nato un gruppo di nuovi PM e SM che mi rende orgoglioso; ci incontriamo periodicamente, vediamo l’avanzamento delle attività, se ci sono problematiche, si rivolgono a me se ci sono criticità per capire come meglio gestirle e sono entusiasta di poter contribuire alla loro crescita e di imparare da loro a mia volta. Alcuni mi definiscono una sorta di “mentore” ma la realtà è che sono le persone con cui lavoro ad essere per me una fonte continua di stimoli e scoperte; ascoltarle, accompagnarle, vederle crescere professionalmente e umanamente è la parte più bella del mio lavoro. Sono persone con esperienze e sensibilità diverse ma tutti camminiamo in un’unica direzione.
C’è una frase che mi ha sempre guidato: “La direzione è più importante della velocità”. Nel lavoro come nella vita non conta correre ma capire dove andare e per me questo è il senso della leadership: dare un significato al cammino, essere una persona che si apre agli altri, alla condivisione.
Fuori dall’ufficio cerco momenti che mi riportino a me stesso. Sono originario di Rieti, dove vivo da sempre, e amo camminare in montagna, specialmente sul Terminillo, dove ogni passo aiuta a rimettere ordine nei pensieri. Da conterraneo e ammiratore di Lucio Battisti non potevo poi non avere una passione per la musica cantautorale italiana e internazionale.
Poi ci sono i viaggi con la mia Vespa, non un mezzo di trasporto ma un modo diverso di attraversare il mondo: lento, essenziale, pieno di incontri. Una passione che profuma di autenticità e di meccanica d’altri tempi.
Perché non conta arrivare prima. Conta arrivare dove vale davvero la pena andare. E per riuscirci servono curiosità, impegno, ascolto e la capacità di scegliere ogni giorno la direzione giusta."
Fabrizio
