Le applicazioni di realtà aumentata interessano sempre di più gli store, non solo per fornire una esperienza immersiva sui prodotti e attirare nuovi clienti ma anche per ottimizzare gli spazi del negozio, gestire il magazzino e rendere disponibili, almeno virtualmente, un’infinità di articoli.
Possiamo definire la realtà aumentata (abbreviato AR, Augmented Reality) come l'integrazione di informazioni digitali con l'ambiente dell'utente in tempo reale.
Mentre la realtà virtuale crea un ambiente totalmente artificiale, l’AR utilizza l'ambiente esistente per sovrapporvi nuove informazioni.
Quando si parla di realtà aumentata negli store, una delle cose che possono venirci in mente è lo specchio magico (magic mirror), uno strumento già sperimentato con successo nel settore dell’abbigliamento, e che ha suscitato grande curiosità in occasione dell’inaugurazione di alcuni retail. All’apparenza può trattarsi di un normale specchio, dove però possiamo ammirare la nostra immagine riflessa mentre indossa la versione virtuale di un capo che vorremmo acquistare.
Analogamente, un cliente che scarica l’app AR dello store potrebbe inquadrare con lo smartphone i suoi piedi e calzare virtualmente un modello di sneaker che deve ancora arrivare in negozio, per poi decidere di prenotarlo.
Grazie alle applicazioni in AR, i consumatori potrebbero, per esempio, inquadrare il prodotto in un supermercato e ottenere in sovrimpressione informazioni nutrizionali più approfondite, leggere opinioni, recensioni ma anche divertirsi con animazioni pubblicitarie che nascono dal packaging.
Ma come la realtà aumentata potrà estendere la nostra esperienza oltre il contesto di uno store? Che sia attraverso uno smartphone, un tablet o un magic mirror, una delle grandi sfide che l’AR affronterà nel corso dei prossimi anni sarà sicuramente quella di ampliare la conoscenza e i modi con cui ne potremo accedere.
L’estensione del reale attraverso il digitale aprirà nuove strade alla trasformazione culturale che coinvolgerà sia il mondo dell’intrattenimento che quello professionale, ma nel contempo potrà fornire un valido contributo anche nel contesto sociale, se pensiamo all’accessibilità delle informazioni come capacità di ottenerle anche da parte di persone con particolari difficoltà. E mai come in questi ultimi anni il mondo della sanità ha conosciuto un’evoluzione così grande in fatto di strumenti digitali.
La visione di un progresso tecnologico che possa davvero contribuire al progresso sociale, passa attraverso un’idea più umana del futuro digitale che senz’altro coinvolgerà in modo sempre più determinante sia la Realtà aumentata che le altre tecnologie immersive come la realtà virtuale.