Nel ventesimo secolo la medicina moderna ha beneficiato di scoperte scientifiche senza precedenti. Tanti sono stati i conseguenti miglioramenti sulla nostra salute: in primis l’aspettativa media di vita umana che nel 2017 è salita a 72 anni, rispetto ai 31 del 1900.
Siamo ora a un altro punto di svolta per i sistemi sanitari di tutto il mondo. La pandemia globale ha messo a dura prova gli ospedali e il personale medico e una rivoluzione sanitaria è ormai necessaria. Questa trasformazione, a nostro parere, potrà essere guidata dall’intelligenza artificiale, l’IA.
Al momento, l'uso dell'IA nell'assistenza sanitaria si concentra sull’ottimizzazione dei flussi di lavoro, sull’automatizzazione di processi manuali e sull’analisi di grandi quantità di dati. Ma cosa implica nello specifico? Scopriamolo insieme.
Per la diagnostica
L'intelligenza artificiale è stata studiata per il suo potenziale nella diagnostica fin dai primi anni '70, con lo sviluppo del progetto MYCIN della Stanford University. Si trattava di un programma di intelligenza artificiale che tentava di diagnosticare i pazienti analizzando i risultati dei test e i sintomi riportati.
Negli ultimi 50 anni, l'IA per la diagnostica ha continuato a migliorare, soprattutto per quello che riguarda la diagnosi precoce delle malattie. Per la diagnostica, l’IA può avvantaggiare principalmente i radiologi, automatizzando i compiti che richiedono più tempo e assistendoli nella prioritizzazione dei casi.
Per le immagini mediche
I moderni metodi di deep learning consentono agli algoritmi di estrarre informazioni dalle immagini mediche. In altre parole, di analizzare le scansioni dei pazienti.
L'intelligenza artificiale può rilevare automaticamente il tipo di immagine, identificare le parti del corpo raffigurate e determinare la posizione di oggetti anatomici e punti di riferimento.
Nel cervello, che è pieno di strutture complesse, potrebbe per esempio essere usato per differenziare strutture piccole e difficili da vedere quando si va in profondità o rilevare patologie craniche, come i tumori.
Per la comprensione dei flussi
Se addestrati nel modo giusto, ossia guardando i video e altri dati dalla sala operatoria, gli algoritmi di apprendimento automatico possono anche comprendere lo stato e il progresso di una procedura chirurgica.
Queste informazioni possono essere utilizzate per adattarsi allo stato attuale del paziente in tempo reale. Possono anche permettere l'analisi retrospettiva e la valutazione statistica degli interventi chirurgici, per esempio, per il rilevamento dell'uso degli strumenti o delle persone e delle loro attività in sala operatoria.
L’intelligenza artificiale dà agli operatori sanitari la capacità di comprendere meglio i modelli quotidiani e le esigenze delle persone di cui si occupano. Di conseguenza, anche di fornire un feedback migliore.
Per il benessere personale
Per quanto riguarda la salute in generale invece, grazie allo smart clothing l’intelligenza artificiale può incoraggiare comportamenti più sani e, in un futuro non lontano, dovrebbe arrivare a collaborare attivamente al benessere della persona che sta indossando l’indumento smart, contribuendo alla rigenerazione cellulare, ad esempio.
Uno dei maggiori benefici potenziali dell'IA è quello di aiutare le persone a rimanere in salute. L’obiettivo finale non è quello di sostituire la figura del medico, ma quello di ridurre il suo intervento per le questioni facilmente risolvibili da una macchina.
È questo è esattamente quello in cui crediamo: una tecnologia creata per coadiuvare l’attività umana, che ci permetterà di concentrarci su ciò che conta davvero.