Hannes, la mano robotica che si adatta agli oggetti; Plantoid, il robot che imita il comportamento delle piante; un robot polpo in grado di individuare le microplastiche.
Sono solo alcune delle “100 Italian Robotics And Automation Stories”, raccolte nel quarto rapporto di Enel sull’innovazione Made in Italy.
Il rapporto ci dice che l’Italia è più avanti di quello che pensiamo: per quanto riguarda la robotica, in particolare, nel nostro paese esistono delle vere eccellenze. E sono tante.
Come Cecilia Laschi, Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, che è tra i pionieri della robotica soft dedicata allo sviluppo di macchine con superfici soffici e deformabili: è la creatrice, nell’ambito del progetto Blue Resolution, del “robot polpo”. Il suo approccio verso la robotica prevede l’osservazione degli esseri viventi in modo da copiare comportamenti e trasferirli ai robot.
“In alcuni contesti, diversi da quello industriale gli esseri viventi funzionano meglio, e quindi li dobbiamo studiare”.
È un modello progettato per aggiungere 200 metri di profondità e ha la possibilità di esplorare zone in cui l’uomo non può arrivare: esplora i fondali marini, prende campioni del sedimento per andare a capire, per esempio, se ci sono dei resti di microplastiche sui fondali.
Una storia che parla di eccellenza e che, insieme alle altre 99, testimonia che se l’Italia fa, l’Italia è in grado di vincere qualsiasi sfida.
Leggi qui l’articolo di Wired https://bit.ly/2HUfS3w