La natura è fonte di ispirazione continua per realizzare nuove tecnologie e migliorare quelle esistenti. L’evoluzione della soft robotics, la scienza dei robot morbidi, senza scheletro né componenti rigide, stavolta si è ispirata all’ambiente marino, nello specifico alla medusa.
I ricercatori di Ingegneria della North Carolina State University e della Temple University hanno sviluppato le cosiddette meduse-bot con una tecnica che utilizza polimeri precompressi per rendere più potenti i soft robot. Gli ultimi prototipi hanno così superato in velocità le loro controparti naturali.
Il binomio scienza-natura compie un altro passo in avanti verso un nuovo futuro.
Quali le implicazioni?
Per approfondire https://bit.ly/2ZOFsQ2